L’art. 456 del codice civile recita: “la successione si apre al momento della morte” e l’oggetto della successione è l’eredità. Con l’eredità avviene il passaggio dei rapporti giuridici del defunto, sia attivi (proprietà mobiliari e immobiliari) che passivi (debiti o imposte non pagate). La Dichiarazione di Successione è un adempimento fiscale obbligatorio, attraverso il quale si comunica all’Agenzia delle Entrate il subentro degli eredi nel patrimonio della persona deceduta, determinando così le imposte dovute.
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Chi deve presentare la Dichiarazione di Successione?
La Dichiarazione di Successione dev’essere presentata entro 12 mesi dal decesso dagli eredi o dai loro rappresentanti legali e prima che si compia qualsiasi atto che possa variare il patrimonio ereditario: l’eventuale ritardo implica sanzioni di carattere amministrativo.
Che cosa sono le attività e le passività del patrimonio ereditario?
Le attività ereditarie sono composte da:
- Beni mobili, denaro e gioielli;
- Titoli di qualunque natura risultanti dall’ultima dichiarazione dei redditi del defunto;
- Immobili e i titoli al portatore di proprietà del de cuius o a lui intestati, anche se conservati da altri;
- Quote e azioni possedute dal defunto se partecipante a società di capitali.
Le passività ereditarie sono invece formate da:
- Debiti ereditari esistenti al momento della morte risultanti da un atto scritto, con data certa anteriore alla morte;
- Spese mediche e chirurgiche che gli eredi hanno sostenuto per il defunto nell’ultimo semestre di vita, inclusi i costi per i ricoveri, le medicine e le protesi;
- Spese funebri per un importo massimo di 1.550 euro.
Si può modificare la Dichiarazione di Successione?
Sì, è possibile modificarla qualora dopo la presentazione sopraggiungano mutamenti che comportino delle modifiche nella devoluzione dell’attivo ereditario. Il Testo Unico, art. 28, sesto comma afferma che: “Se dopo la presentazione della dichiarazione della successione sopravviene un evento, diverso da quelli indicati all’art. 13, comma 4, e dall’erogazione di rimborsi fiscali che dà luogo a mutamento della devoluzione dell’eredità o del legato ovvero ad applicazione dell’imposta in misura superiore, i soggetti obbligati, anche se per effetto di tale evento, devono presentare dichiarazione sostitutiva o integrativa. Si applicano le disposizioni dei commi 1, 3 e 8”.
La Dichiarazione di Successione può essere modificata nei seguenti casi:
- Qualora l’evento sopraggiunto dia luogo ad una modifica della devoluzione dell’eredità;
- Se risulta un’imposta superiore da pagare;
- Nel caso di mancato inserimento nell’asse ereditario di alcuni beni;
- Quando vi sia una modifica a dati catastali, delle quote o degli eredi senza incremento del valore dell’asse ereditario stesso.
Come si presenta la Dichiarazione di Successione?
La dichiarazione deve essere presentata esclusivamente in via telematica da un intermediario fiscale abilitato oppure dal contribuente tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Gli uffici di competenza devono essere nella circoscrizione in cui era fissata l’ultima residenza del defunto, se residente in Italia. Qualora il de cuius fosse residente all’estero, la Dichiarazione di Successione andrà presentata presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate nella circoscrizione dove era fissata l’ultima residenza italiana. Se non è nota, va inviata all’Agenzia delle Entrate di Roma 6.
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